La mammografia è l'esame di prevenzione fondamentale per la diagnosi precoce di questa neoplasia ed è rivolta alle donne a partire dai 37 anni di età, dai 35 anni nelle donne con familiarità positiva. In particolare, è l'indagine gold standard nel rilevamento delle lesioni in fase preclinica, cioè quando ancora la neoplasia non è palpabile ed è pertanto trattabile con modalità conservative. Il mammografo digitale con tomosintesi o mammografia 3D (DBT Digital Breast
Tomosyntesis) rappresenta una evoluzione tecnologica della mammografia tradizionale.
La tecnica di esecuzione é quella della mammografia tradizionale, ovvero si effettuano quattro proiezioni (due per mammella) con lo stesso tempo di esposizione ed erogando livelli di dose radiante comparabili a quelli di una mammografia tradizionale; il sistema acquisisce multiple immagini bidimensionali a bassa dose mentre il tubo radiogeno ruota su un definito angolo intorno alla mammella compressa. Dalla ricostruzione, mediante un algoritmo, si ottengono immagini a strato sottile, mediamente di 1 mm che consentono una ricostruzione tridimensionale della mammella.
La rivoluzione di questa tecnica è pertanto la possibilità di studiare la mammella anche nella terza dimensione (la profondità), superando il problema della sovrapposizione delle strutture che la costituiscono. Questo aspetto è di cruciale importanza nei seni "densi", cioè nelle mammelle in cui prevale nettamente la componente ghiandolare rispetto a quella adiposa, in cui la mammografia tradizionale perde di sensibilità e accuratezza diagnostica nei confronti di lesioni tumorali che potrebbero essere mascherate dalla complessità strutturale di base.
L'esame mammografico annuale va abbinato alla esecuzione della ecografia mammaria e alla visita senologica per aumentare il tasso di accuratezza diagnostica a vantaggio di diagnosi sempre più precoci e outcome più favorevoli in termini di qualità della vita e sopravvivenza.